Produzione lenta? Ecco 3 consigli per ridurre i lead time | Qualitas
Produzione lenta? Ecco 3 consigli per ridurre i lead time | Qualitas

Produzione lenta? Ecco 3 consigli per ridurre i lead time | Qualitas

Accorciare i lead time – detti anche “tempi di attraversamento” – è un modo efficace per aumentare la produttività in azienda.

Fare di più in meno tempo: quanti di noi si sono ritrovati a cercare dei modi per riuscirci?  Nelle nostre aziende di produzione accade lo stesso: chi su fogli di carta, chi con Excel, chi con soluzioni MES (acronimo di Manufacturing Execution System) e APS (Advanced Planning System) si cerca di indovinare l’imprevisto e individuare i colli di bottiglia in produzione. Perché? Per ridurre i lead time, ovvero i tempi di produzione.

 

Conoscere i tempi di produzione è complesso, soprattutto nelle produzioni dove non hai dati di cui poterti fidare e la “mappa” con la quale ti orienti è opaca. Si vedono i risultati certo, ma non il copione che produce gli eventi. Ogni responsabile di produzione desidera conoscere ciò che accade in produzione, ma con gli strumenti tradizionali – data la complessità e la moltitudine dei fatti che avvengono in fabbrica – avrà sempre una conoscenza parziale. Perché quando si utilizza la carta e la penna per mappare i fatti si cade in alcuni bias cognitivi, come la tendenza di ogni essere umano a quadrare le proprie ore in produzione. Il responsabile di produzione quindi, nella comprensione degli eventi si trova difronte ad una incompletezza sostanziale, perché non sa che cosa sia realmente successo.

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Perché è importante accorciare il processo di produzione?

Se il processo di produzione è corto le macchine rimangono inattive per un tempo minore e il Responsabile di produzione può schedulare nuovi task produttivi. In più, i clienti apprezzano perché ricevono la merce nei tempi richiesti o, quando questo è un valore, li puoi stupire consegnando prima! Già, consegnando prima… ti piace l’idea?

Conoscere quanto sono lunghi i tuoi tempi di produzione è davvero importante: perché quando la durata dei tempi di produzione si riduce, il Responsabile Operation può:

  • gestire un numero maggiore di ordini,
  • aumentare il livello di servizio al cliente
  • produrre di più a parità di risorse in fabbrica
  • realizzare un maggior fatturato
  • migliorare l’EBITDA.

Se pensi di avere una produzione lenta e vuoi trovare il modo migliore per produrre più velocemente, costruire un buon piano di produzione è il primo punto dal quale partire. Come si dice in questi casi? Chi cerca l’ottimizzazione della produzione la trova!

 

I lead time di produzione

I bisogni dei consumatori e del mercato si modificano con crescente intensità: aumentano quindi la varietà e la variabilità nelle produzioni che si trovano a fare i conti con sistemi industriali efficienti sì, ma poco flessibili e con una ridotta capacità di reazione. La pianificazione e la programmazione della produzione deve unire l’inerzia di certe strutture produttive alla dinamicità del mercato. Il passo obbligato, per migliorare la capacità di risposta produttiva delle aziende, si trova nella capacità predittiva. L’azienda ha bisogno di migliorare l’efficienza produttiva adottando delle strategie per rendere la produzione più versatile e tempestiva nella risposta. Analizzare quindi i tempi di produzione è la prima cosa che le aziende con il cronometro alla mano si trovano a fare, sei pronto?

Quanti lead time esistono? Tanti ma per chiarezza di esposizione, possiamo dire che quelli che ci interessano particolarmente sono questi tre tipi di lead time:

  • Lead time di sviluppo, inteso come tempo di sviluppo ed introduzione dei nuovi prodotti;
  • I lead time interni, quindi il tempo di trasformazione da materia prima e semilavorato a prodotto finito – i tempi di attraversamento dei prodotti – lungo i processi produttivi fio al versamento a magazzino prodotti finiti;
  • Il lead time complessivo – conosciuto anche come lead time logistico – cioè il tempo che intercorre dall’arrivo della merce tramite ordine di acquisto della materia prima a fornitore fino alla data di consegna del prodotto finito a cliente finale.

La gestione dei lead time, è un’attività che ci permette di stimare in una linea temporale, quanto tempo impiegheremo per produrre un prodotto finito e quanto saranno impegnate le nostre macchine. La gestione dei lead time è alla base della pianificazione della produzione che ha come obiettivo quello di ottenere un piano di produzione fattibile.

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Produzione lenta: Quanto durano i tuoi lead time o i tempi di produzione?

I lead time – intesi come intervallo di tempo – sono diversi e cambiano da azienda ad azienda. Ci sono aziende dove i tempi di produzione durano anche 1 mese: dalla conferma dell’ordine al cliente sino alla preparazione della merce da consegnare. Secondo te è tanto? La risposta giusta è: dipende.

Infatti, tra le diverse aziende che cercano soluzioni mes per gestire la fabbrica in tempo reale, ci sono aziende che producono grosse macchine o impianti di dimensioni importanti. In questi settori i tempi di attraversamento sono sì lenti, ma adeguati a quel tipo di produzione.

In altre aziende invece i lead time sono brevissimi: dalla conferma dell’ordine alla consegna del pezzo al cliente intercorrono pochi giorni. Un esempio? Un’azienda che produce biciclette: dalla fabbrica possono essere consegnate migliaia di biciclette per ogni giorno lavorativo. Tra la conferma dell’ordine del cliente e la consegna della bicicletta personalizzata possono passare non più di tre giorni. Pensi che produrre biciclette sia semplice? Prova ad immaginare una realtà produttiva che coinvolga 10 linee di produzione esterne e diversi centri di assemblaggio interno per una produzione giornaliera di 8.000 biciclette. È un numero davvero importante, vero? Ma è un caso reale.

 

La cosa davvero importante in azienda è conoscere la durata dei tempi di produzione e come si struttura il processo di produzione. Quando la durata dei tempi di produzione si riduce, il Responsabile di produzione può gestire un numero maggiore di ordini, utilizzare al meglio le macchine in produzione e produrre di più a parità delle risorse in fabbrica. Se siamo d’accordo che l’ottimizzazione dei processi produttivi incrementa la marginalità, per riuscirci si deve conoscere come si struttura il processo di produzione per individuare i blocchi e/o le inefficienze.

Sappiamo bene però che non è facile accorciare la durata del ciclo di produzione senza compromettere la qualità del prodotto finale… ed è quasi impossibile riuscirci senza un buon piano di produzione che gestisca le variabili e gli imprevisti. Per questo motivo, in questo articolo condividiamo 3 tecniche attuabili per accorciare il ciclo di produzione offrendo, allo stesso tempo, una qualità di produzione eccellente.

Aumento efficienza in produzione – le cose importanti da sapere

Un ordine di produzione parte dagli ordini dei clienti che hanno una data obiettivo: la data di consegna promessa. Le conferme d’ordine ai clienti vengono normalmente inserite all’interno del sistema gestionale ERP. Dagli ordini ai clienti vengono generati – grazie al software MRP e sulla base della distinta base – gli ordini di produzione e/o gli ordini di acquisto.  In attesa di ricevere la consegna della merce ordinata o di produrre i semi lavorati, il responsabile di programmazione della produzione schedula i task di produzione e giorno per giorno consegna la lista – spesso su carta – dei task da produrre.

Ordini di acquisto e ordini di produzione: i lead time sono compatibili con la data di consegna richiesta? Se con i tempi ci siamo, la tua programmazione del lavoro è già organizzata. Ma se i tempi non sono compatibili? Perché malauguratamente il fornitore comunica un ritardo di consegna del materiale oppure ci metti più tempo del previsto a produrre i semilavorati, che cosa succede alla tua programmazione della produzione? Ne consegue che il tuo piano di produzione così come pensato non lo puoi realizzare. In questo caso hai già pronto un piano B di produzione?

Tutto dipende dalla gestione della produzione in tempo reale e da come riesci a reagire di fronte ad un imprevisto.

 

  1. Inserire una piattaforma di gestione produzione

La trasformazione digitale è un processo che coinvolge anche le aziende di produzione. Le opportunità infatti sono tante a partire proprio dagli incentivi industria 4.0: il Credito d’Imposta finanzia l’acquisto di beni materiali 4.0 ed anche i software che permettono di gestirli. Il credito d’imposta per i beni immateriali 4.0 finanzia l’acquisto di una soluzione mes grazie al quale è possibile gestire il programma di produzione. Un software MES aiuta il responsabile di produzione in molti ambiti tra cui anche quello della riduzione dei costi: ad esempio, nel caso in cui ci sia una deriva di produzione poter intervenire subito ti permette di ripristinare la normale operatività ed evitare i non conformi. Si riducono quindi i costi di rilavorazione, oppure i costi delle materie prime che hai risparmiato dall’evitare di produrre materiale scarto. In più, il software raccolta dati di produzione in tempo reale ti permette di elaborare i dati di fabbrica in informazioni e renderli accessibili attraverso dashboard con indici KPI.

L’adozione di strumenti per il controllo e monitoraggio della produzione eleva la tua produzione in termini di qualità e di reazione ai problemi di produzione, per utilizzare al meglio gli impianti e le macchine.

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2. Adottare modelli organizzativi per la business continuity

Ci ripetono spesso che il futuro è prevedibile e i rischi sono controllabili, ma il mondo in cui viviamo dimostra il contrario. La gestione della produzione industriale richiede dei modelli organizzativi che ci assicurino la continuità della produzione anche in emergenza: come quando manca una materia prima o un macchinario si ferma. Ecco che prepararsi al rischio permette alle aziende una gestione proattiva della realtà e del contesto in cui si muovono. Adottare software per la manutenzione degli impianti e delle singole macchine ti permette di usare quelle macchine al meglio per lungo tempo, evitare i fermi macchina improvvisi, così come la gestione dei pezzi di ricambio e definire un livello minimo di scorta degli stessi. Implementare un software per la creazione di un piano di produzione a capacità finita, consente alle aziende di valutare l’impatto di un ritardo di consegna e creare dei piani di produzione alternativi. Sono delle piccole accortezze davvero importanti, che permettono mantenere la promessa fatta ai clienti: la consegna nei tempi previsti!

3. Investire nelle persone

Spesso si pensa che basti l’adozione di una nuova tecnologia per migliorare la produttività, ma è davvero così? L’inserimento di una nuova macchina in produzione non equivale ad un aumento di produttività. Così come utilizzare un software MES – che se impostato male complica e allunga l’operatività dei tuoi operatori – non sempre aumenta l’efficienza in fabbrica. Gli strumenti che inserisci in azienda infatti sono a disposizione delle tue persone e non il contrario. Un software deve contenere solo le informazioni utili e permettere nel contempo un’usabilità semplice e agevole.

Uno strumento che vediamo essere molto apprezzato in azienda dalle persone è il monitor ANDON. I monitor andon sono sistemi per il monitoraggio industriale e permettono di visualizzare e condividere le informazioni con le persone, per esempio:

  • Stato di attività / fermo della linea
  • Numero di unità prodotte rispetto a quelle previste
  • Visione d’insieme dello stato delle stazioni operative
  • Livello dei buffer di lavorazione

Questi indici condivisi con gli operatori di linea permettono di monitorare rapidamente l’andamento della produzione e allineare il team di lavoro verso un unico obiettivo per il bene dell’azienda.

Un altro modo per agevolare l’operatività dell’operatore è rendere disponibile un’interfaccia software semplice da capire, che snellisca l’attività di chi è in fabbrica e consenta di utilizzare strumenti semplici. Alcuni degli strumenti che sono molto apprezzati da chi lavora in produzione sono, ad esempio, gli smartphone oppure gli orologi wearable come i Mes Watch. Sono strumenti moderni che permettono all’operatore di muoversi in fabbrica, di lavorare a mani libere e di avere sempre il “polso della produzione”.

 

Come trasformare una produzione lenta in una produzione efficiente

 

L’inserimento di un Sistema MES permette di mappare i flussi produttivi, riorganizzarli in un’ottica di maggiore efficienza che consente di ridurre gli sprechi, di digitalizzare i macchinari e permettere all’azienda di sfruttare le opportunità per creare e/o incrementare il valore della sua filiera produttiva. Oltre a ciò un MES offre la possibilità di conoscere i costi di produzione in modo puntuale. Ecco che, con i dati di produzione alla mano, si può ottenere facilmente una contabilità industriale direttamente correlata ai costi di produzione: così sa esattamente quali sono i costi delle materie prime e dei semilavorati, i costi delle lavorazioni e delle rilavorazioni.

Seguendo i nostri suggerimenti sarai in grado di gestire la produzione in tempo reale, di rilevare gli imprevisti e valutare l’impatto per realizzare piani di produzione alternativi.  Hai piacere di parlarne?

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